Una borsa e una donna si completano ...
Quando è sbagliata si deve cambiarla; quando la si compra bisogna provarla;
quando la si lascia da qualche parte rivela molto del carattere di chi la
possiede.
"La borsa si stacca dal corpo e ha una certa indipendenza dalla donna che pure la indossa; le scarpe no, per esempio. Abbandonata su una scrivania, sul sedile di un’auto, appoggiata sul tavolino di un bar, la borsa fa da supplente a una signora, e mica ci si fa sostituire da chiunque. Son cose di cui tener conto quando la si compra una borsetta, quando la si sceglie, la si porta, la si appoggia qua e là, rivelando di sé cose inimmaginabili, lasciando tracce che rimangono nell’aria (e nella memoria) come la scia di un profumo".
La borsa è molto di più di un accessorio , o meglio è qualcosa di diverso;
è un’appendice, ha un suo carattere che deve essere compatibile con quello della signora che la porta con sé, va coordinata con tutto quello che una donna si mette, però deve stare bene da sola, appoggiata su una scrivania, appunto, o sulla reticella di un treno.
-Ci sono signore che portano sempre la stessa o almeno così sembra;
-ci sono signore che la cambiano tutti i giorni, o quasi;
-c’è chi le compra degli accessori (e con la borsa cambia anche il portafoglio, per esempio);
-chi ne porta due;
-chi pur di portarne una piccola rinuncia a un sacco di cose utili o ha due necessaire, uno a casa e uno in ufficio (qualcuna anche in macchina).
Insomma, la borsa è una compagna, una complice, una carta d’identità, un sistema di copertura e depistaggio, non meno significante di un vestito e infinitamente di più di qualsiasi altro accessorio.
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