Contro la crisi economica
la rottamazione degli abiti usati
la rottamazione degli abiti usati
La crisi economica si risente anche nella moda. Anzi: specialmente nella moda. E se arrivano di nuovo gli incentivi per la rottamazione delle auto, c'è chi propone la rottamazione degli abiti usati e la deducibilità fiscale per le spese di abbigliamento per l'infanzia. Sono infatti questi i due punti salienti del decalogo di politica economica che Sistema Moda Italia presenterà al Governo.
Le proposte, finalizzate a sostenere i consumi e la capacità competitiva dell'industria del tessile e della moda, sono state presentate a Milano. «Il sistema della rottamazione dell'abbigliamento usato potrebbe passare da volontario, come è oggi - ha spiegato Michele Tronconi, vicepresidente vicario di Smi e presidente di Euratex - a organizzato, con la possibilità di assegnare un buono d'acquisto per ogni capo recuperato».
In fondo, se si fanno due calcoli, il settore della moda ha un peso economico superiore a quello delle auto: nel 2007 il tessile abbigliamento ha generato un valore aggiunto di 18,1 miliardi di euro, a fronte dei 13,4 miliardi del settore dei mezzi di trasporto, che comprende le macchine.
Le proposte, finalizzate a sostenere i consumi e la capacità competitiva dell'industria del tessile e della moda, sono state presentate a Milano. «Il sistema della rottamazione dell'abbigliamento usato potrebbe passare da volontario, come è oggi - ha spiegato Michele Tronconi, vicepresidente vicario di Smi e presidente di Euratex - a organizzato, con la possibilità di assegnare un buono d'acquisto per ogni capo recuperato».
In fondo, se si fanno due calcoli, il settore della moda ha un peso economico superiore a quello delle auto: nel 2007 il tessile abbigliamento ha generato un valore aggiunto di 18,1 miliardi di euro, a fronte dei 13,4 miliardi del settore dei mezzi di trasporto, che comprende le macchine.
(21/10/2008) Editoriale dall'ECO DI BERGAMO