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lunedì 7 novembre 2011

C’è crisi: tutto di seconda mano!






In periodo di crisi l’immaginazione e l’ingegno lavorano sodo. Comprare vestiti di seconda mano può essere una buona soluzione per risparmiare, ma anche per distinguersi dalla massa.

L’industria della moda può senza dubbio essere annoverata tra i settori economici più coinvolti dall’ultima crisi. La portata del problema è visibile su esempi concreti: falliscono case di moda di lunga tradizione (Escada, Christian Lacroix, Burani) e gli stilisti fanno di tutto per rimanere a galla, creando collezioni per catene di negozi popolari (ultimamente si pensi a Sonia Rykiel per H&M). Questi sconvolgimenti di mercato obbligano la donna media a cercare nuove fonti alternative per rifornire il proprio guardaroba.
«La crisi rappresenta il momento in cui si devono cercare nuovi metodi di creazione, nuove soluzioni, e mettere in discussione i presupposti anche più radicati».... a maggior ragione si pensa di recuperata in qualche negozio di vestiti usati un bel capo d'abbigliamento oppure un abito da sposa ( sempre attuale e perfetto ) spendendo pochissimo ....

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